CONTROPIEDE
Un forte SI alla legalità, un progetto di educazione alla legalità.
Un progetto di lotta alle mafie ma anche a tutte le illegalità i soprusi, il bullismo, forma devastante a volte presente tra i giovani che colgono lo stile di chi fa della illegalità il proprio modo di essere.
L’illegalità non solo provoca morte e disuguaglianza ma anche concorrenza sleale.
Illegalità – dichiara Armando De Falco Presidente di Aime – per noi significa anche non rispettare le regole, le leggi, chi imbocca scorciatoie per ridurre i costi delle propria attività ad esempio utilizzando il lavoro nero.
Una Impresa che non rispetta le regole è avvantaggiata da quelle che le rispettano, quindi questa è concorrenza sleale = illegalità.
Le leggi, anche se ingiuste, devono essere rispettate, assieme, grazie anche alla mobilitazione delle associazioni, degli imprenditori e dei cittadini possiamo chiedere e pretendere di cambiarle, ma vanno rispettate.
Partire dalle scuole è la base per costruire una nuova cultura di cittadinanza e di legalità.
Noi vogliamo fare la nostra parte, con questo evento vogliamo attirare l’attenzione evidenziando che non viviamo in una località esente dalla presenza delle mafie, anzi in uno tra gli ultimi rapporti dell’Università Statale si evince esattamente il contrario.
Come non siamo esenti da illegalità diffuse se pur di entità diverse.
Per centrare l’obiettivo riteniamo necessario che questi aspetti siano affrontati in modo concreto in tutti i cicli formativi dei nostri giovani.
L’educazione alla cittadinanza e alla legalità è un obiettivo strategico ed essenziale che la scuola è chiamata a realizzare, favorendo la formazione di una coscienza libera e responsabile e fornendo gli strumenti culturali necessari per capire i processi di cambiamento e per potersi inserire da protagonisti nella società e non da sudditi.
Ma non basta studiare a scuola le varie discipline, occorre che i giovani possano maturare esperienze significative, venire in contatto con realtà vive, capaci di trasmettere la forza dei valori e degli ideali vissuti e testimoniati da chi ha scelto di vivere quotidianamente a contatto con gli ultimi, e da chi crede nella possibilità di un mondo migliore, combattendo concretamente le ingiustizie, le diseguaglianze, la criminalità e tutte le mafie, che soffocano lo sviluppo delle persone e del territorio.
Alla luce di ciò, viene proposta “una rilettura dei valori di cittadinanza, di democrazia, di legalità anche in considerazione dei cambiamenti sociali, culturali, economici, delle complessità che caratterizzano le società attuali e dei processi di innovazione e trasformazione che hanno investito i sistemi educativi di tutti i Paesi”.
Dichiara – Gianni Lucchina Segretario Generale di Aime – non si tratta di inserire nuove discipline nei curricoli scolastici, quanto piuttosto di promuovere una coscienza civica come dimensione formativa trasversale ai diversi saperi, valorizzando l’apprendimento formale e integrandolo con l’esperienza che l’alunno riesce a vivere in altri ambienti e contesti formativi.
Ecco le ragioni che ci hanno spinto a dar vita ALLO SPORTELLO PER LA CULTURA DELLA LEGALITA’ che abbiamo attivato in collaborazione dell’Associazione ULTIMI di Don ANIELLO MANGANIELLO ex parroco di Scampia. Non solo cultura della legalità, ma anche azioni concrete, infatti abbiamo attivato, in sintonia e in accordo con la Cooperativa
Lotta alla Emarginazione, un percorso formativo e di inserimento professionale di alcuni giovani provenienti da situazioni di degrado ed assieme le avvieremo e inseriremo nel mondo del lavoro.
Per lanciare e rafforzare questa impegno abbiamo organizzato una particolare manifestazione in calendario il prossimo 14 maggio, dalle ore 15,00 centro di Varese, 500 musicisti per dire si alla legalità.
Un impegno corale che ha coinvolto nella promozione ed organizzazione di questo evento le maggiori istituzioni Locali: Ufficio Scolastico per la Lombardia, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Varese e la collaborazione dell’Anbima.
Varese, 11 maggio 2017