Il fatto di essere uno dei funghi più comuni dei nostri boschi di latifoglie fa si che siano in tanti a snobbarlo. Eppure nulla e più sbagliato! Il fatto di trovarlo spesso e in gran numero infatti, non solo non toglie nulla alle sue tante qualità ma, talvolta, aiuta a scongiurare clamorosi “cappotti” ai sempre maggior numero di “fungiatt”. Parliamo della russula cyanoxantha, detta anche “colombina maggiore” “moretta”, “morella”, “bietta”….tanti nomi, tante qualità ma un solo fungo al quale si deve riconoscenza. E’ facile da riconoscere, grazie alle sue lamelle particolari: sono bianche e di consistenza elastica, quasi lardacea. In pratica, mentre le lamelle di quasi tutte le altre russole si rompono se vi facciamo scorre un dito, quelle della “morella” si piegano e poi tornano alla posizione precedente senza riportare il minimo danno. La russula cyanoxantha, può raggiungere notevoli dimensioni, anche 18/20 cm di diametro del cappello. Quest’ultimo è tipicamente violaceo e spesso variegato di giallognolo e verde. La cuticola, che spesso sporge oltre il bordo del cappello, si stacca facilmente per un terzo del raggio; sollevandola potremmo notare che sotto la carne del fungo è color ciclamino con sfumature più chiare: Il gambo è robusto e, a volte, ha soffuse nuances rosa-viola. La russula cyanoxantha nasce praticamente un po’ dappertutto, ma la si può trovare più facilmente nelle faggete o nei boschi misti di abete rosso e faggio. Il periodo va dalla tarda primavera fino all’autunno, anche inoltrato