Compatto, carnoso, sodo, nasce spesso interrato ed ha colori simili a quelli del Boletus edulis: un bel marrone fulvo uniforme e opaco,mai troppo scuro.Parliamo della Russola mustelina, cruccio del “porcinaro” incallito che sussulta quando la prova …..ma poi rimane deluso. In realtà, anche se non è proprio un porcino, è pur sempre un ottimo fungo, da usare da solo ma che trova la “sua morte” nel misto,cui dona una particolare e piacevolissima consistenza.
Il gambo è carnoso, pieno e compatto e il cappello rimane a lungo con il bordo incurvato verso il basso. Le lamelle, pur non essendo così elastiche come quelle della “cugina” Russola cyanoxantha” non sono fragili e non si rompono facilmente tra le dita.Anche la carne del cappello è compatta e, ovviamente, ha sapore dolce. Perciò non arrabbiatevi se proprio non è un porcino.
La Russola mustelina è un fungo tipico dei boschi di abete rosso, le cosiddette peccete ( Picea excelsa è il nome scientifico della pianta) perchè situati ad una certa altitudine. In talune zone è assai ricercata, in altre completamente ignorata con sommo piacere di chi invece la conosce bene e la può raccogliere in quantità per destinarla con grande successo alla cucina. Grazie alla sua compattezza,tra l’altro, si presta ad essere conservata sott’olio con diverse ricette, più o meno elaborate. Sotto aceto diventa acida e spugnosa, meglio evitare.