Il nome le deriva dagli Insubri popolo vissuto duemila anni fa nel territorio compreso tra il Ticino e l’Adda e per molto tempo fu usato solo nell’ambito di alcune scienze (storia, botanica, climatologia. Anni fa il Canton Ticino, le province di Varese, Como, Verbano Cusio Ossola fondarono una comunità di lavoro di lavoro transnazionale con il nome di Regio Insubrica. e poco dopo aderirono al progetto anche le province di Novara e Lecco. In questa sua forma l Regio Insubrica (2,5 milioni di abitanti) si estende dal Lago di Como e dal fiume Adda fino al San Gottardo e poi, oltre il Ticino, fino alla parte orientale del Piemonte.In questa regione, a ridosso delle Prealpi e ai margini della Pianura Padana, sono riscontrabili, malgrado le notevole varietà topografica,peculiarità storiche, economiche, culturali comuni.
La sua ubicazione geografica è oggi definibile anche come regione situata a ridosso dell’hinterland di Milano,metropoli in continua espansione, e nel punto di incontro di importanti arterie stradali e ferroviarie europee in fase di continuo ampliamento – corridoio 5 (si confida speranzosi) trasversali alpine Gottardo e Sempione. I contatti e le commissioni transfrontaliere non possono essere l’unica sfida di questa regione: l’Insubria deve sviluppare anche una sua rete interna, per poi integrarsi con successo alle reti europee e globali.
A due personaggi si deve l’intuizione di questa realtà e ai progetti che hanno permesso la sua nascita: Pietro Bassetti, primo Presidente della Regione Lombardia e Remigio Ratti Direttore dell’Istituto di Scienze Economiche del Canton Ticino (incorporato nell’Università della Svizzera Italiana) e emerito professore dell’Università di Friburgo. A coloro che seguono il compito di dare certezze a questo che è tutt’altro che un sogno.