Ci salveremo con le regole o con la cultura? Un bel dilemma. Oggi ci sono molti mondi che vivono senza regole; quello finanziario internazionale,in parte,quello della illegalità e della criminalità, in toto.
Ma è altrettanto vero che soffriamo di un eccesso di regole: esempio in campo immobiliare. Ci sono ben 246 atti nel cui titolo ricorre l’edilizia e 2.100 che se ne occupano nel contenuto:L’urbanistica ricorre nel titolo di 22 leggi o regolamenti e nel testo di 915, eppure siamo la nazione con il più alto tasso di abusivismo, ma non di demolizioni. In Lombardia l’edilizia è citata 201 volte in Emilia 117; sulle spalle decenni di leggi e decreti che si sono occupate delle procedure, dei dettagli, delle carte più che delle finalità. Per questo viene spontanea la domanda: più regole o più cultura?
Regole, burocrati, vincoli si moltiplicano in assenza di cultura; se ci fosse ad esempio quella della bellezza non ci sarebbe bisogno di norme. In tutti questi anni la visione urbanistica ed ambientale è stata condizionata da preconcetti e pregiudizi che hanno impedito alla politica di conciliare tradizione e progresso, bellezza ed economia; di conseguenza il nostro è un paese degli eccessi; delle opposte misure, senza un reale equilibrio. Dall’eccesso di tutela e rigore normativo all’eccesso di permissivismo, dall’eccesso di regole al lassismo e all’abdicazione/dismissione dei valori.
Abbiamo inseguito per la conservazione artistica del manufatto edilizio,contro ogni logica economica,sacrificando anche la sicurezza e lo sviluppo dei nostri Borghi storici. Per non parlare di non voler costruire in altezza per poi pentirci per aver contribuito allo smisurato consumo del suolo, senza parlare del non aver voluto recuperare il passato per arrivare poi ai giorni nostri, con cui, per uno smisurato bisogno economico, lo Stato e i suoi Enti stanno spingendo a dismisura per la dismissione di beni demaniali primari, sedi naturali delle nostre bellezze italiche. Non piangiamo ormai sul passato, ma sicuramente un minimo di equilibrio per il futuro sarebbe utile, visto che la cultura ………!