Noi e gli altri, i nostri e i loro, viviamo in un mondo sempre più diviso. Una società che accumula tanto per dare sempre meno con l’illusione che ciascuno pensa di bastare solo a se stesso.La Gran Bretagna come la Svizzera, di libera circolazione delle persone non ne vuole più sapere, soprattutto dei lavoratori degli “altri”, ma per carità porte spalancate ai denari altrui, e soprattutto che gli “altri” tengano aperte le porte alle merci che si esportano. La foto di una società egoista che persegue l’illusione di bastare a se stessa e che più possiede più vorrebbe possedere. L’avarizia e il peccato dei peccati dice Papa Francesco, ma non serve aver fede per capire che l’opportunista si è ormai impadronito della scena politica ed allora si cavalcano legittimi timori e ragionevoli paure per gonfiare il proprio potere politico. Le quotidiane inquietudini sono strumento di marketing e crescita per politici senza scrupoli, politicanti che usano e abusano della democrazia diretta perchè referendum o iniziative popolari si prestano ad essere manipolate. E’ sempre stato così. E’ capitato in Gran Bretagna, in Svizzera o meglio nel Canton Ticino dove una sparuta maggioranza di votanti ha chiesto di favorire “i nostri” nel mercato del lavoro. Richieste inconciliabili con gli accordi internazionali e a maggior ragione inapplicabili per chi come Svizzera e Gran Bretagna chiedono e pretendono di far parte del Mercato Europeo per godere dei benefici della libera circolazione delle merci e dei capitali e ne rifiuta gli oneri – la libera circolazione dei lavoratori – l’insaziabilità dell’avaro è mettere la vita al riparo della vita stessa. E così oggi l’avarizia umana e quella politica si alimentano a vicenda, manipolandosi tra loro. La politica è un’arte, piaccia o non piaccia, una professione, un mestiere duro e difficile. Molti ci provano, i risultati si vedono, ma purtroppo politici non ci si improvvisa.