Il bar è quel luogo dove arte e mestiere si incontrano dando vita ad uno spettacolo unico.
È un luogo dove, a differenza di tutti gli altri servizi che il settore dell’ospitalità può offrire, non ci si sente mai soli. Capita infatti che molti ospiti (e non clienti, quelli li hanno i supermercati) ci vadano da soli per godere un buon drink e le chiacchiere col bartender.
Anche l’atmosfera è molto particolare vuoi per la musica (che deve essere ritmata come una canzone di jazz vivace) che per la melodia delle chiacchiere e delle risate degli altri ospiti. Il bar è un posto camaleontico, dove lasciarsi andare inebriati dalle meravigliose bevande saggiamente preparate dai bartenders; un posto per un appuntamento galante; un luogo per ritrovarsi con gli amici o familiari che non vedi da tempo; la sede per partecipare ad un incontro di lavoro. È un luogo dove tutto (e intendo davvero tutto) può accadere.
A volte può capitare di ritrovarsi immersi in una sorta di “lezione” divertente, dove si impara a conoscere ciò che si sta bevendo e, magari, scoprire che si sta bevendo qualcosa che mai ci si sarebbe immaginato. Oppure si possono fare nuovi incontri che non sai mai cosa, nel futuro, ti riserveranno. Io personalmente sono stato testimone di incontri dove persone – che io stesso ho presentato fra loro – sono diventate colleghi di lavoro, amici o addirittura partners. Si, il bar è un piccolo “riassunto” di ciò che la vita può offrire.
Come dico sempre io (ad essere sincero lo dico pensando ai turni di lavoro spesso lunghi) sai quando e “come entri”, ma non quando e “come esci”. E qui ognuno scelga la propria motivazione. Per me il bar è un balcone che si affaccia sul mondo lasciandoti vedere, ed anche contaminare, culture ed usanze provenienti da tutto il mondo. Infatti ogni giorno mi capita di intrattenere ospiti americani, argentini, francesi, sudafricani, tedeschi, italiani, … Praticamente ho girato il mondo (cosa che vorrei fare fisicamente ma occorrerà più tempo) attraverso il racconto di altri. Tutto quello che ho detto può sembrare la descrizione di ciò che accade in un cocktail bar di lusso o fancy (come diciamo qua su a Londra) come quello dove lavoro io.
Però è anche vero che molti bar, anche meno appariscenti e lussuosi, possono offrirti le stesse emozioni. Perché il bar lo fa lo staff che ci lavora, non i mobili e le bottiglie pregiate che lo arredano. Federico Manganaro, Bartender at the Donovan Bar at the Brown’s Hotel, Londra.
F. M.