Un fatto è certo: il turismo è una componente importante per l’economia del Canton Ticino, delle province di Como,Varese, Verbania-Cusio Ossola, e rappresenta per le regioni citate e raggruppate sotto la denominazione di Regione Insubrica, cui si sono aggiunte in seguito Lecco e Novara, uno degli elementi che accelerano il processo di modernizzazione della società. La regione insubrica ha la fortuna di collocarsi in un sito caratterizzato da un territorio e da un paesaggio variegato, con montagne, colline, pianure, città e villaggi distinti da un’impronta particolare, immersi nel verde e soprattutto contornati dai laghi che rappresentano nel loro insieme, un’unicità non solo a livello europeo, ma anche mondiale.
Tale situazione conferma la realtà e l’importanza turistica dell’area lacustre italo-svizzera, che è espressione di un notevole potenziale di crescita e di ampi margini di cooperazione.
Il 19 gennaio 1995 veniva costituita , con una dichiarazione d’intesa la “Comunità di lavoro Regio Insubrica”- sottoscritta non solo dal Cantone e dalle Province, ma anche dai Sindaci di Varese, Como, Verbania, Chiasso, Lugano e Locarno, come pure dai presidenti delle Camere di commercio, con lo scopo di promuovere una politica di incremento della cooperazione transfrontaliera studiando e attuando progetti comuni per lo sviluppo in campo economico, dei trasporti e delle comunicazioni, ambientali e culturali delle aree italo-svizzere dei tre laghi prealpini: Lario, Ceresio, Verbano.
In quest’ottica si costituiva in seguito un gruppo di lavoro incaricato di varare una strategia che travalicando i confini di un’area delimitata dai confini politico amministrativi, abbracciasse un concetto più ampio di unità culturale, storica e sociale che puntasse sull’omogeneità turistica di regione lacuale quale punto fondamentale di riferimento per la promozione e l’incentivazione del turismo in generale e, soprattutto della vendita di prodotti turistici.
Il gruppo di lavoro per il turismo, messosi all’opera, nel 1999 realizzò lo slogan che avrebbe accompagnato le campagne pubblicitarie dell’Insubria intitolandolo “Insubria terra dei laghi” che ancora oggi compare sulle locandine.