L’On. Angelo Senaldi e il Vice Presidente della Provincia Dr. Marco Magrini, accompagnati dal Presidente di Aime, Arch. De Falco in visita a due aziende del varesotto. Si tratta della “Mantegazza Formaggi” di Lozza e della “Asparagi Mazza” di Cantello
L’On. Angelo Senaldi e il Vice Presidente della Provincia, Dr. Marco Magrini lunedì 8 maggio 2017 hanno visitato due Aziende del varesotto, la “Mantegazza Formaggi” di Lozza, accolti ed accompagnanti nella visita dai Titolari Alberto e Dante Mantegazza e la “Mazza Asparagi” di Cantello dove la visita alle coltivazioni è stata guidata dal titolare, Giacomo Mazza. Le due aziende, che operano rispettivamente nel settore alimentare e nel settore agricolo, sono aderenti di Aime (Associazione Imprenditori Europei), che riunisce realtà produttive che si sono distinte per capacità innovativa a livello europeo. Durante le visite l’On Senaldi e il Dr. Magrini, sono stati accompagnati dal Presidente di Aime Armando De Falco e dal Segretario Generale dell’Associazione Gianni Lucchina. Il tour di AIME è cominciato dalla Mantegazza Formaggi di Lozza: una realtà attiva nella manipolazione e commercializzazione di formaggi fondata negli anni 30; in questi 80 anni si è sviluppata ed ha attivato nuovi sevizi e si è notevolmente espansa. Oggi conta oltre 20 dipendenti, occupa capannoni per 2400 mq metà dei quali refrigerati, vende il made in Italy in tutto il mondo e conta su oltre 1200 referenze. La Mantegazza Formaggi è guidata da Alberto e Dante Mantegazza con l’ausilio del nipote, Nicolò. La loro dinamicità, professionalità e competenza le ha permesso di essere annoverata tra le più importanti aziende alimentari di valorizzazione del made in Italy d’Italia. Un sogno nel cassetto: la produzione del taleggio made in Varese Il tour di AIME è proseguito a Cantello presso la Mazza Asparagi, azienda storica nella produzione di asparagi. Un azienda agricola a conduzione famigliare da anni produce asparagi di qualità. Più di un ettaro e mezzo di terreni coltivati (pari a 6 km lineari) dove Giacomo Mazza e la moglie con dedizione e professionalità coltivano, preparano, confezionano e consegnano oltre 200 quintali di asparagi ogni anno. Un impegno importante che vede per i 60 giorni di maturazione (primi di aprile fine maggio) oltre 18 collaboratori impegnati. Una qualità importante e molto richiesta che richiede un impegno straordinario ed alti costi di lavorazione. Giacomo Mazza e i suoi collaboratori ogni mattina alle 4 iniziano il lavoro di scopritura delle coltivazione dai teli installati, il pomeriggio raccolgono e la sera ricoprono le coltivazioni con i rispettivi teli (6 km lineari). Ricordiamo che gli asparagi di Cantello crescono sotto terra. Vengono trasportati nei laboratori dove vengono accuratamente lavati, tagliati a misure (22 Cm) confezionati e inscatolati pronti per la vendita. Una parte del prodotto viene anche lavorato per la lunga conservazione. La commercializzazione del prodotto, sempre a cura della famiglia.
La galleria fotografica delle due visite è possibile consultarla sul sito di Aime: www.aimeitalia.it
“A nome delle istituzioni esprimiamo il massimo supporto a queste aziende – ha dichiarato l’On Senaldi e vice il Presidente della Provincia, Dr. Marco Magrini – siamo molto contenti di aver fatto visita a due realtà talentuose: da un lato la Mantegazza Formaggi che dimostra grande qualità, a partire dalla capacità e professionalità nella valorizzazione dei nostri prodotti caseari; dall’altro c’è la anche la bella storia di Asparagi Mazza che dimostra come le aziende agricole del nostro territorio nulla hanno da invidiare ad altre realtà Italiane; basterebbe farsi un giro alla prossima sagra degli asparagi di Cantello – dichiara l’On Senaldi – per rendersene conto”. Il Presidente di AIME Arch. ARMANDO DE FALCO ha riconfermato la stretta connessione tra imprese, associazione AIME e istituzioni nella valorizzazione delle nostre eccellenze”. Il Segretario Generale di AIME GIANNI LUCCHINA ha spiegato che il tour, “l’originale” partito in via sperimentale a ottobre, sta proseguendo in maniera positiva e si prevede un appuntamento a cadenza mensile”.
Ufficio stampa AIME
Brevi cenni storici delle aziende visitate
Mantegazza Formaggi
L’oasi per i palati più raffinati si staglia nel cuore del Varesotto produttivo, 2400 metri quadri attrezzati per accogliere formaggi (ma anche salumi e altre delizie da grandi gourmet) pronti a raggiungere in tempi rapidi una clientela sempre più esigente, in Italia e all’estero. “La tradizione è la nostra forza”, dicono quasi con uno slogan alla “Mantegazza formaggi” di Lozza, accanto alla nuova tangenziale di Varese, uno snodo molto agevole per veicolare prelibatezze in ogni direzione. Dante e Alberto Mantegazza, 73 e 69 anni, sono ormai la seconda generazione di un’azienda nata alla fine degli anni Trenta da una piccola latteria a Caidate di Sumirago, sempre nel Varesotto, dove Luigi e Federico Mantegazza iniziarono a raccogliere il latte trasformandolo in formaggio fresco e burro da vendere nella zona. La terza generazione è già operativa con Niccolò Mantegazza, 26 anni, entrato a pieno titolo nel vertice manageriale della società per azioni, 22 dipendenti, un nome con pochi rivali sul piano nazionale. Oltre la metà dell’azienda, circa 1500 metri quadri, è adibita a celle frigorifere e reparti climatizzati per la stagionatura. Una linea di confezionamento del prodotto è in grado di assicurare ogni tipo di fornitura, una équipe di agenti consente di raggiungere tutti i punti vendita per servire gli oltre mille clienti italiani, con richieste che giungono anche dall’Europa e dall’America. “Abbiamo anzitutto la grande soddisfazione – ricorda Dante Mantegazza, maitre fromager tra i più apprezzati – di aver sviluppato e consolidato un’attività di grande qualità e prestigio, assicurandone anche il futuro col mantenimento della guida all’interno della famiglia. Alla nuova generazione affidiamo il compito di stare al passo coi tempi, migliorando con le moderne tecnologie la produttività di un servizio pronto da sempre ad accogliere novità per restare all’altezza delle richieste di un mercato ricco ancora di potenzialità”. Fondamentale resta la selezione di una vasta gamma di prodotti della migliore tradizione italiana ed europea, realizzata sulla base di una attenta conoscenza della qualità offerta dalle singole aziende, un patrimonio professionale che da sempre caratterizza l’attività della “Mantegazza”. Nell’oasi gastronomica alla periferia di Lozza ci si può perdere in un festival di grandi sapori, anche se il re dell’azienda, 77 anni di vita, sempre aperta a esperienze innovative sull’onda della richiesta di mercato, resta lui, il formaggio.
Azienda Agricola Mazza Giacomo
Nati e cresciuti nella realtà contadina, abbiamo sviluppato la passione per la coltivazione dell’asparago, prodotto di punta dell’azienda Mazza. Rivalutando la produzione del pregiato ortaggio, sperimentando nuove tecniche, quali la piantumazione su fila e la copertura del terreno con teli neri.
Nel corso degli anni, l’esperienza maturata, i sacrifici, la pazienza e il rispetto per l’ambiente sono stati elementi che hanno portato a raggiungere punte d’eccellenza qualitative riconosciute non solo in ambito locale.
Al fine di poter degustare il prodotto per tutto l’intero anno, dal 2009 abbiamo sperimentato con vecchie e nuove ricette di famiglia, e con l’aiuto di una ditta agroalimentare specializzata, un modo nuovo di conservare gli asparagi dopo la raccolta. Dopo un accurato processo di lavorazione vi proponiamo una linea di asparagi in vaso: asparagi al naturale e in agrodolce, oltre al sugo di asparagi e crema di asparagi.
Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, effettuiamo la vendita diretta degli asparagi freschi e trasformati presso l’azienda (punto CAMPAGNAMICA) e, oltre che rifornire ristoranti, negozi e supermercati, partecipa a fiere campionarie, mercati agricoli e non ed è presente da settembre 2010 ai mercati di CAMPAGNAMICA.
”L’asparago di Cantello” è inserito nell’elenco dei prodotti tipici della Regione Lombardia, ed è stata avviata la pratica per ottenere il marchio IGP. L’intera documentazione è stata raccolta dagli esperti con la consulenza della facoltà di agraria di Milano