“Dopo 40 anni finalmente Carlo Carvaglio rivede la luce del sole. Si era stancato di restare chiuso in un caveau con altri 909 personaggi, tutti benefattori come lui. Un tempo, molti anni fa, il suo quadro veniva portato all’aria aperta, veniva esposto ogni due anni in occasione della Festa del Perdono. C’era un gran viavai sotto i portici dell’antica Ca’ Granda e una città intera passava ad ammirare una delle più belle e preziose collezioni di ritratti. E’ pur vero che ogni tanto pioveva e magari tirava anche il vento, alcune volte faceva freddo altre caldo, le tele ne risentivano, però quelle giornate di libertà erano impagabili. E quanto orgoglio essere ammirato dai signori “bene” di Milano. Qualcuno guardandolo, prendeva ispirazione per un bella donazione all’Ospedale, così il quadro poteva averlo anche lui. E le dame ingioiellate portavano le amiche sotto il proprio ritratto, guarda come sono stata generosa, guarda l’artista come mi ha fatto giovane, guarda il vestito e gli ornamenti! “
Fino al 1979 questa sorta di biennale d’arte nei portici della Ca’ Granda era proseguita senza intoppi, ad eccezione degli anni della guerra, quindi era seguita la grande mostra a Palazzo Reale nel 1981, poi più nulla. Per anni si è parlato di ripristinare questa antica usanza, ma poi alla fine non se ne è fatto nulla. Ultimamente si parlava di una mostra permanente che comprendesse tutti i ritratti dei Benefattori. Questa è la volta buona. Il 25 marzo è stato inaugurato il percorso museale in occasione della Festa del Perdono. Dal 26 è aperto al pubblico gratuitamente dal lunedì al sabato. Il percorso museale chiamato ” I tesori della Ca’ Granda” raccoglie i ritratti dei benefattori della Ca’ Granda e con essi verrà raccontata la storia di Milano e di questa antica istituzione. Su 6 sale espositive oltre ai ritratti saranno esposti anche busti di marmo, e in bella mostra anche gli strumenti chirurgici che i medici hanno utilizzato nel corso degli anni passati.