Il progetto promosso da Relazionésimo è uno spettacolare viaggio immersivo alla ricerca della formula per la bellezza: dalle intuizioni classiche all’elaborazione contemporanea. Con artisti come Pistoletto e Tamborini, e poi video, installazioni, eventi e incontri.
La proporzione aurea: non una semplice mostra ma uno spettacolare percorso immersivo tra passato, presente e futuro, tra arte scienza e tecnologia, tra voci lontane nel tempo e i grandi protagonisti della riflessione contemporanea. Lo hanno evidenziato ieri, al taglio del nastro, Ombretta Zulian e Ketty Panni, anime del progetto Relazionésimo dalla cui ricerca è nata anche l’idea dell’esposizione. Da ieri e fino al 10 dicembre 2023 nella Basilica Palladiana di Vicenza, monumento che simboleggia l’eternità di una riflessione matematica e razionale sulla bellezza – ma anche la capacità di trasformazione dell’arte. Alla ricerca della “regola segreta” che determina l’armonia della natura e il rapporto tra noi e il mondo.
«La mostra riflette l’obiettivo di un progetto molto più vasto e radicale – sottolinea Ketty Panni, presidente di Relazionésimo -: riaccendere il cuore del mondo per arrivare a cambiare il mondo. Aiutando la società, a partire dall’economia e dal contesto di impresa da cui noi proveniamo, a ritrovare la capacità di costruire relazioni piene, sane, equilibrate. Non per caso questo progetto ha al centro i ragazzi, a cui dedichiamo, tra laboratori ed eventi, tante opportunità».
«Siamo orgogliosi – ha detto il sindaco Giacomo Possamai al taglio del nastro, ieri – di ospitare un progetto che segna un’alleanza di successo tra iniziativa privata e promozione pubblica. È una sfida ambiziosa che accogliamo nella splendida cornice della Basilica Palladiana, simbolo di un’epoca, il Rinascimento, in cui l’uomo cercò di realizzare l’equilibrio armonico tra città e natura».
Un’esposizione innovativa e coraggiosa, che – assieme al Festival delle Relazioni, che occuperà tanti luoghi di Vicenza dal 5 all’8 ottobre – traduce concretamente l’ambizione filosofica del progetto Relazionésimo: cambiare la nostra coscienza di noi stessi e del mondo, per diventare promotori del cambiamento nell’economia, nella società, nella scuola, nella cultura. «Gettando un ponte tra passato e futuro, nel segno della proporzione aurea, la mostra – sottolinea Ombretta Zulian, ideatrice del progetto e Ceo di Relazionésimo – si presenta come un invito al viaggio attraverso l’armonia e la conoscenza. L’arte è un sentiero che unisce sogno ed emozione, stupore e consapevolezza».
«In dialogo con la Basilica, la mostra – spiega il curatore, Rolando Bellini, docente di Storia dell’arte, Museologia ed Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera – mette in relazione artisti di diverse scuole e generazioni, da Michelangelo Pistoletto a Erica Tamborini, da Fibonacci a Leonardo, da Fidia a Luca Pacioli, tutti chiamati a confrontarsi con un tema al tempo stesso antico e attuale: quale rapporto c’è tra arte e scienza, tra etica e forme del bello? La risposta è nel percorso della mostra: quasi un viaggio iniziatico che, toccando temi e spunti classici – dalla sezione aurea alle proporzioni – li rende attuali nella forma dell’esperienza estetica».
Il tema della proporzione aurea viene indagato in un vertiginoso viaggio tra passato e futuro: dalla classicità, attraverso la grande mediazione rinascimentale (con al centro la figura di Luca Pacioli, amico di Leonardo e Piero della Francesca e “guida” di una parte della mostra, sia in Basilica che nell’esposizione complementare storico-scientifica a palazzo Cordellina, nel complesso della Biblioteca Bertoliana), fino alla riflessione contemporanea. Quella di artisti ormai “storicizzati” come Michelangelo Pistoletto, con la sua inesausta ricerca di senso, dalla rilettura dell’uomo vitruviano al Terzo Paradiso realizzato appositamente per Relazionésimo. Una riflessione che la giovane Erica Tamborini, con il suo lavoro sulle trasformazioni dalla materia alla luce, riprende esplicitamente, a partire proprio dal focus vitruviano. In un gioco profondo di richiami e rimandi tra esponenti di primissimo piano delle diverse generazioni artistiche italiane.
Fino alle nuove frontiere dell’arte. Angelo Bonello, artista eclettico e direttore del Festival delle Luci di Brescia e Bergamo, ha lavorato sui colori e sulla loro scala di proporzione. Jacopo Gonzato presenta una serie di solidi platonici, realizzati in modo da far risuonare la materia nel momento in cui il visitatore entra in relazione con l’opera. Il pluripremiato videomapper Dies_ (Fabio Volpi) con una videoinstallazione immersiva ha dato vita alla scomposizione delle proporzioni di un’opera iconica come il Partenone. La straordinaria figura del matematico Luca Pacioli viene raccontata dal graphic designer Matteo Riva e dal regista Duccio Forzano in un video che prende le mosse proprio dal quadro che è anche il manifesto della mostra. Artisti diversi, accomunati dalla sfida agli stessi antichi ed eterni concetti: cos’è l’uomo, cosa definisce la sua esperienza del mondo. Cosa dà senso alla sua vita.
Così, La proporzione aurea è più di una semplice mostra, e in particolare di una mostra didattica in senso tradizionale: rievoca piuttosto un cantiere d’arte, una bottega rinascimentale portata al nostro tempo, un’opera d’arte vivente. Un progetto allestitivo, firmato da Marcella Gabbiani, che produce percorsi nel tempo e nella storia, costruendo un gioco di rimandi e riflessi: «Abbiamo concepito l’allestimento come un viaggio nel tempo, nello spazio, nella coscienza. Gli ambienti espositivi sono progettati in sezione aurea: dal micro al macro, si relazionano con i visitatori e con il salone della Basilica, ma questa non è una mostra storico-scientifica sulla proporzione aurea, ma un gioco che stimola la ricerca di una possibile armonia nella contemporaneità».
Dalla mostra in Basilica ai preziosi volumi d’epoca esposti in Biblioteca Bertoliana, a Palazzo Cordellina, da Albrecht Dürer a quelli “riscoperti” di Pacioli, passando per laboratori didattici, conferenze, eventi, incontri pubblici che offriranno nei mesi della mostra numerose e qualificate occasioni di approfondimento. Un percorso esperienziale, capace di offrire insieme elementi storici, contemporanei, spettacolari, filosofici, sociali, antropologici in senso forte.
Infoline: 0444 560246
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