E’ forse la russola più precoce, la Russola vesca . Una vera primizia che allieta la primavera. Il bello è che continua crescere fino a ottobre inoltrato, a volte persino a novembre.
Ha il cappello sodo, colorato dei vari toni del rosa. Gli esemplari che nascono sotto gli abeti,però, sono un pò più scuri con tonalità che raggiungono il rosso vinoso.La cuticola,ovvero la pellicina che ricopre il cappello, si stacca con facilità per circa metà del raggio e spesso si ritrae naturalmente sul filo del bordo del cappello mostrando le sottostanti lamelle. Queste ultime, specialmente se abbiamo a che fare con funghi giovani,sono piuttosto resistenti al tocco pur non raggiungendo la tipica consistenza lardacea della Russola cyanoxantha. Vi si trovano facilmente macchie rugginose, anche se sono di colore bianco così come bianco è il gambo che il rari casi può presentare una soffusa sfumatura rosa.
La carne dolce, di un sapore che ricorda vagamente quello della nocciola ne fa una delle russole più ricercate per cercatori esperti che conoscendola bene, sanno di portare a casa un fungo di qualità. La comparsa dei primi esemplari, che avviene di solito nei castagneti più caldi già verso maggio,è un buon segno persino per i cercatori di porcini: spesso infatti ,subito dopo la” russola rosa” spuntano i primi “estatini” come il Boletus aestivalis o reticulatus, il cosiddetto “porcino d’estate”.