In nome della produzione sfrenata la natura sta manifestando tutti gli effetti collaterali. In un aspetto specifico, l’innalzamento delle temperature e l’utilizzo di un particolari pesticidi i neonicotinoidi, la cui funzione comprende la concia delle sementi di mais, del cotone, del colza, della bietola e del girasole, l’Agenzia Ambientale Europea riferisce che, negli ultimi 20 anni, il loro utilizzo ha contribuito all’estinzione di farfalle e di api.
Il problema è che molte specie di api selvatiche, farfalle e altri insetti che impollinano le piante stanno cominciando ad essere a rischio di estinzione. qual’ora ciò si dovesse realizzare provocherebbe problemi facilmente comprensibili. „I risultati sono già molto gravi e se dovessero scomparire le api la situazione diventerebbe drammatica, soprattutto per quanto riguarda la biodiversità.
Sia per ciò che riguarda le impollinazioni in natura sia per la produzione del pregiato miele e della nutriente pappa reale. In risposta a questo allarme dal Giappone i primi droni impollinatori. Lo scienziato giapponese Eijiro Miyako risponde al timore sullo spopolamento degli alveari realizzando i primi esemplari di insetti impollinatori robot. Immaginare un cielo senza ali colorate e un miele legato ad azioni differenti se non la laboriosità delle api, appare davvero un panorama poco entusiasmante. Probabilmente invece di usufruire di impollinatori artificiali, sarebbe più opportuno vietare l’utilizzo degli insetticidi sul mais in fioritura, il cui polline appartiene alle api.
Uguale discorso per le farfalle, che hanno vissuto negli ultimi anni una drastica scomparsa. In Puglia è stata creata una, all’interno di un giardino botanico denominato Lama degli Ulivi, una habitat dove le farfalle ripercorrono il loro ciclo vitale in un ambiente protetto, per poi ripopolare la natura.
Questa dimora prende il nome di Farfalia. E’ un progetto che ha l’obbiettivo di salvare le specie di lepidotteri in via di estinzione. Attraverso progetti che mirano alla salvaguardia di questi importantissime creature possiamo immaginare un futuro dove i colori delle ali sono ancora una realtà meravigliosa e il dolcissimo prodotto delle laboriose api sia ancora un prodotto del loro lavoro.
Barbara Sersale