La Sardegna isola italiana dal mare turchese e dalla natura incontaminata, ha un patrimonio storico non abbastanza conosciuto, lo stile romanico ha regalato al suolo sardo innumerevoli doni architettonici che svettano in mezzo a panorami rupestri di indubbia bellezza.
Chiese sorelle: Nostra Signora di Tergu, San Michele di Plaiano, San Pietro di Simbranos e la Basilica della Santissima Trinità di Saccargia, offrono alla parte nord dell’isola una risorsa artistica di raro valore.
Unite dallo stesso tecnica racchiudono al loro interno dipinti e sculture che immergono i visitatori in un atmosfera densa di passato e ricca di storia. La basilica della Santissima Trinità di Saccargia, si trova presso il comune di Codrongianos in provincia di Sassari, immersa nella natura, tra colline e paesaggi incontaminati. All’interno di quest’opera architettonica hanno vissuto i frati camaldolesi, la loro Casa madre nell l’Eremo di Camaldoli presso Arezzo, che avevano come principio la vita solitaria unita alla dimensione comunitaria. In effetti la basilica esprime nel miglior modo l’unione delle due dimensioni, l’idea della comunità monastica inserita nella posizione territoriale che la riporta all’idea di un eremo L’idea dei frati legata alla vita solitaria è evidente anche nel loro stemma, due colombe che si abbeverano nello stesso calice. Il nome Saccargia, narra la leggenda che derivi da “sa baccarza”, tradotta “vacca pezzata”, la quale al pascolo nelle vicinanze del monastero, offriva giornalmente ai frati il suo latte.
Nel 1116 la Basilica non fu costruita ex nova, ma venne eretta sulle rovine di un modesto monastero, furono il governatore del Logudoro Costantino I di Torres e la consorte a volere la creazione di quest’opera architettonica. Durante un pellegrinaggio per la richiesta di una grazia dai tre Martiri di Porto Torres, si fermarono nel monastero per una sosta. Il loro viaggio era motivato dalla voglia di avere un erede, durante la notte passata nel monastero per riposare , la moglie del governatore sognò la Vergine che in cambio della realizzata maternità le chiedeva la costruzione di una chiesa in onore della Santissima Trinità e di un monastero più accogliente. La richiesta fu realizzata e i coniugi diventarono presto genitori. Un edificio religioso di suggestiva bellezza, sottolineata dal contesto d’inserimento, dove la natura offre una cornice meravigliosa di un quadro da ammirare.
Barbara Sersale