AIME/insubrianet.it: un tavolo per un progetto di turismo sostenibile
Secondo stime del WTTC (Word Travel & Tourism Council) il turismo genera più del 10.5% del Pil mondiale, la previsione di crescita entro il 2020 è del 4,1%. Il turismo, secondo Agenda 21 della conferenza sull’ambiente e lo sviluppo, è una delle poche attività economiche capaci di prevedere incentivi economici per preservare l’ambiente ed è una risorsa strategica per garantire lavoro alle giovani generazioni e alle donne. L’Unione Europea riconosce il ruolo fondamentale del turismo,non solo come fonte economica,ma come elemento aggregante anche il termini culturali e occupazionali.Prima della crisi il turismo in Italia era cresciuto del 3,7% anche se in misura disomogenea da regione a ragione.Ma cosa attrae i turisti il Italia?
La conferma è nelle risposte ai vari sondaggi fatti da enti o associazioni:il paesaggio,le risorse artistiche, quelle ambientali, l’enogastronomia, le tradizioni, il mare, le montagne, i laghi, le terme, il buon gusto, la qualità della vita, la storia. in una parola l’IDENTITA’. Ne consegue che tutti gli sforzi per consentire un corretto sviluppo del settore devono fare i conti con un altro concetto fondamentale: la SOSTENIBILITA’. Turismo sostenibile significa: TUTELA DELLE IDENTITA’. Di questa identità sono espressione, tanto per fare un esempio, i prodotti agro-alimentari tradizionali, le Dop, lgp, le denominazioni nei vini (Doc, Docg,Igt),ma anche le imprese di artigianato artistico e tradizionale, protagoniste vive di questa identità.
Così come sono i beni che compongono il nostro patrimonio artistico, i musei, i teatri, le dimore storiche, i castelli e le fortificazioni, gli edifici religiosi d’interesse storico, le aree archeologiche, le biblioteche. A tutto si affianca il lavoro quotidiano di chi opera nell’accoglienza, nella ristorazione, nella cura dei particolari, nella gestione delle piccole e grandi organizzazioni legate al turismo. Oggi più che mai la sfida è fare SISTEMA: a livello europeo, poi nazionale e regionale , in un processo capace di coinvolgere tutti gli attori locali, a cominciare dalle imprese stesse, condividendo le scelte , le buone pratiche e i progetti.
In un quadro strategico che può essere così riassunto: sviluppo dei circuiti della conoscenza, accrescimento della qualità della vita e della sicurezza, valorizzazione delle risorse umane,promozione e valorizzazione della ricerca e dell’innovazione nella competitività, uso sostenibile ed efficiente delle risorse energetiche ed ambientali, valorizzazione delle risorse naturali e culturali in chiave di attrazione e sviluppo. In merito all’innovazione in termini generali si tratta di saper e comprendere ciò che le nuove tecnologie possono fare per farci vivere tutti un pò meglio, meglio significa vivere bene almeno quanto facciamo già oggi, ma risparmiando energia, consumando meno o meglio.
L’esperienza insegna che si evitano contraccolpi gravi se saremo previdenti e più veloci nell’adeguare le nostre scelte; e anzichè comportare una caduta del livello di vita,ciò lo migliorerà, perchè vivere meglio significa vivere in modo più intelligente e consapevole.