La guerra decennale tra Milano e Como interessò il Ceresio e il Sottoceneri anche perchè nella lotta contro la Lega, il Barbarossa si avvalse spesso dei passi ticinesi,del Lucomagno in particolare da cui passavano le truppe ausiliarie tedesche, così che risultò ancor più l’importanza di Bellinzona, affidata agli alleati, Vescovo e Comune di Como. Nel 1158 il Barbarossa impose lo smantellamento del castello di Gallarate e delle sue cinque torri, ciò indusse i nobili gallaratesi a schierarsi con gli imperiali per cui i milanesi, trovarono un appoggio al castello vicino, quello di Crenna.
Finì male per Gallarate perchè alla fine i milanesi fecero demolire quello che era rimasto delle cerchie murarie.Centro varesino di rilievo era nel frattempo diventato il castello di Belforte, citato una prima volta in una sentenza nel 1162 come riferimento filo imperiale, contrapposto a Varese rimasta fedele a Milano e perciò emarginata dal contesto dei milites sepriesi. Nel castello il Barbarossa soggiornò almeno una volta, nel 1164……………… La principale signoria sul territorio varesino fu quella di esercitata dall’arcivescovo di Milano; funzione di organizzazione territoriale in senso economico, e punto di appoggio nelle lotte di potere in città, ebbero le numerose rocche pertinenti ai successori di S.Ambrogio. Favoriti dall’imperatore a cavallo dell’anno mille, o essi stessi protagonisti di iniziative autonome, si dotarono di una estesa rete di castelli nell’area dei laghi.” Nello stesso modo al vescovo di Como venivano concessi l’importante sbarramento di Bellinzona e più tardi quello del Monte Ceneri; fu probabilmente in quest’occasione che il Sopra Ceneri fu avulso dalla diocesi di Milano e aggruppato a quella comense con anche il territorio della Valcuvia.” Le signorie locali si avvalsero spesso di castelli più antichi,nella sopra citata Bellinzona la “feudalizzazione delle costruzioni private” nel Castel Grande si estese tra il XII e XIII sec. e forse anche la Torre Nera sorse quale abitazione privata.
Fecero da sè i Besozzi una delle più “imperiali” consorterie del Seprio, diramata nel novarese e sino a Locarno ove diede origine ai ceppi dei locali “capitanei”. Di parte imperiale, schierati in seguito con i Visconti furono previlegiati da Gian Galeazzo e ancora in seguito, con le investiture di beni e diritti pertinenti alla mensa degli arcivescovili.Il cospicuo ceppo dei Castiglioni si diramò in varie parti del Seprio,rivestendo ovunque un ruolo importante. Il castello di famiglia nel centro epinomo di Castiglione Olona subi più volte attacchi e distruzioni; altri rami della famiglia si insediarono sul territorio ne resta un esempio il castello di Masnago. Certo è che qualunque fosse l’origine del “castrum”,il rudere arnese utile per la guerra si trasformò in una dimora signorile, impreziosita poco dopo la metà del ‘400 con affreschi tali da esprimere i modi raffinati di un mondo ancora “cortese” dove era piacevole ritirarsi quando la peste o altre calamità infuriavano in città. (continua)