Scoperta fiamminga al Museo della Collegiata
Esposizione dal 24 febbraio al 1 maggio 2023
Come preannunciato, il 2023 del Sesto Centenario si apre all’Europa: il Museo della Collegiata presenta il restauro e l’esposizione di un dipinto fiammingo inedito, solo recentemente riconosciuto quale opera di Willem van Herp (Anversa 1614 – 1677). Si tratta di un olio su rame (cm. 86×68) raffigurante la Resurrezione di Cristo, il cui tema si sposa con il periodo pasquale ormai all’orizzonte. È un dipinto di notevole qualità, già esposto in passato in Museo, ma prima d’ora ignorato dagli studiosi, che si mostrerà a tutti in una veste pienamente leggibile, grazie al restauro appena concluso, e accompagnato da un nuovo contributo di conoscenze. L’attribuzione a Willem van Herp, pittore tanto talentuoso quanto poco noto, è stata formulata da Laura Marazzi, grazie alla firma abbreviata presente sul retro e all’analisi stilistica del dipinto. La nuova attribuzione è stata confortata dall’interlocuzione istituita con il Netherlands Institute for Art History de L’Aja (https://rkd.nl) che ha così potuto includere l’opera della Collegiata nel suo immenso database online, a disposizione degli studiosi di tutto il mondo.
Il modello della Resurrezione di van Herp è la Resurrezione di Cristo di Antoon Van Dyck, attualmente ad Hartford, in Connecticut, presso Wadsworth Atheneum Collection (Van Dyck – The Resurrection, c. 1631-32 – The Resurrection (van Dyck) – Wikipedia). La copia di van Herp presenta alcuni elementi in più, tra cui le teste di cherubini nel cielo e un soldato a sinistra. Si ritiene che van Dyck abbia realizzato la sua Resurrezione poco dopo il 1630 ad Anversa, città in cui Willem van Herp trascorse tutta la vita e da dove esportò molte opere verso vari paesi europei, soprattutto in Spagna e Gran Bretagna, spesso prediligendo il supporto di rame in ragione della sua facile trasportabilità. Il rame esalta inoltre la brillantezza dei colori, come mostrano i bianchi luminosi e il rosso acceso della Resurrezione di van Herp. Con pennellate vibranti Van Herp dipinge Cristo che si libra in cielo, accompagnato dal vessillo che svolazza intorno a una croce sottile, a indicare la sua vittoria sulla morte, tra il timore e lo stupore di alcuni soldati, letteralmente a bocca aperta, e lo straniamento di altri, addormentati.
L’arciprete don Ambrogio Cortesi dichiara: “Abbiamo appena concluso, con grande sorpresa e soddisfazione dei visitatori, la mostra “natalizia” di una Adorazione dei Magi veneto-cretese, ricevuta in prestito per un breve periodo. Ora il Museo della Collegiata propone a tutti una meditazione “pasquale”, invitando a sostare su di un’opera di nostra proprietà, che in passato non aveva mai ricevuto giusta attenzione. Sono particolarmente grato alla Dott. Laura Marazzi per l’incessante lavoro di valorizzazione del patrimonio artistico locale, e per la sua grande capacità di educare lo sguardo della comunità, attraverso sempre nuove scoperte e approfondimenti”.
Venerdì 24 febbraio (ore 16.30) si svolgerà la presentazione del restauro.
Sarà presente la dott.ssa Benedetta Chiesi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che, insieme alla dott.ssa Sonia Segimiro, ha diretto il restauro in accordo con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano.
L’intervento, promosso dalla Parrocchia Beata Vergine del Rosario, è stato eseguito dalla restauratrice Sonia Bozzini, che racconterà le fasi essenziali del suo lavoro. Laura Marazzi, conservatrice del Museo, illustrerà l’opera e il suo autore, spiegando le ragioni della nuova attribuzione.
L’appuntamento, a ingresso libero, è presso la Nuova Scolastica del Museo della Collegiata (Via Cardinal Branda 1).
La Resurrezione rimarrà esposta, in uno speciale allestimento, fino al 1 maggio 2023.
ORARI
Da mercoledì a sabato 9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00
Martedì apertura su prenotazione per gruppi
Lunedì chiuso
Ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura
Modalità accesso: prenotazione obbligatoria solo per gruppi (> 10 persone); mascherina raccomandata negli spazi ridotti (Battistero e Museo).