Il nuovo registro degli artigiani che lavorano in Canton Ticino fa discutere e solleva polemiche non solo in Italia ma dagli stessi imprenditori ticinesi, costretti anche loro a versare una quota per dover lavorare sul suolo patrio. Un provvedimento nato per arginare la concorrenza tricolore e finito per ingarbugliare anche l’esistenza delle imprese rossocrociate. E che dire degli italiani che, in barba al principio del libero mercato e degli accordi bilaterali, per operare nel Cantone attiguo devono affrontare un bel surplus di burocrazia, costi, 600 euro per l’iscrizione all’Albo, e persino un test?!
Se non bastasse alcune domande vengono rifiutate per questioni non del tutto ancora ben stabilite. Questa situazione di confusione che investe l’Albo Lia sembra non accennare a normalizzarsi, nemmeno dopo l’entrata in vigore il 1° ottobre delle nuove regole e delle relative sanzioni. Anzi pare che qualche imprenditore abbia già pronto nel cassetto un bel ricorso.
A indagare su questa vicenda intorbidita ulteriormente dalla questione dell’equipollenza dei titoli di studio e della liceità degli esami imposti a chi il titolo di studio non lo possiede, è arrivata, anche in Italia, la Rsi, Tv del Canton Ticino che a metà gennaio ha mandato in onda un servizio a “Falò”, trasmissione di inchiesta e approfondimento al pari della casalinga “Report”. E le telecamere di Falò sono arrivate in Cna a intervistare Enzo Fantinato Responsabile Ufficio Internazionalizzazione di Cna Como-Lecco e Giovanni Moretti, consulente per la Svizzera e due imprenditori.
Il primo blocco di domande presentate a maggio è stato preso in considerazione ad agosto e nel 90% dei casi è stata richiesta un’integrazione alla documentazione presentata. Ora siamo nella fase di nuova verifica della documentazione per l’ammissione o la richiesta di sottoporsi all’esame. Sono 15 su oltre 2.000 le domande d’iscrizione di ditte italiane
E gli imprenditori che dicono?
“Sono 16 anni che lavoro in Svizzera – dice Rodolfo Grassi, titolare della storica azienda “Grassi e Radice” produttrice di arredamenti da quattro generazioni con sede a Cesano Maderno (Mb)– Quando ho sentito questa novità mi sono rivolto all’Associazione di categoria e insieme abbiamo avviato le pratiche per iscrivere mia madre che è una dei soci. Da sempre lavoriamo solo all’estero e in tutta la Svizzera, è quanto mai curioso che solo per il Canton Ticino, una piccola parte della Confederazione si debba affrontare questa trafila. Ora siamo al punto in cui abbiamo presentato la domanda ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta. Pare che dovremo anche sottoporci al famigerato esame, ma finora regna l’incertezza. Attendiamo una risposta dalla Commissione. Fortunatamente, grazie all’assistenza dell’Associazione di categoria, cioè Cna, abbiamo presentato domanda prima del 1° di ottobre, quindi possiamo comunque lavorare in questo periodo di interregno”.
“Stiamo aspettando anche noi – spiegano Martina e Gentile Signorelli, rispettivamente nipote e zio, soci della Carpenteria Signorelli di Uggiate Trevano – Abbiamo indicato per l’iscrizione il socio più giovane, 25 anni, ma hanno rifiutato la candidatura obiettando che non ha potere di firma. La nostra è stata una scelta di buonsenso: abbiamo affidato l’iscrizione al socio che ha un titolo di studio superiore e che prenderà il testimone dell’azienda per un risultato duraturo. Invece dopo che la domanda è stata rifiutata, abbiamo dovuto rifare tutti i documenti a firma del socio anziano e ora siamo in attesa di una risposta. Speriamo che il nostro responsabile non debba sottoporsi all’esame”.
A domanda risposta
Se un’impresa già iscritta all’Albo impresari costruttori esegue opere artigianali facenti parte di un settore assoggettato alla LIA deve iscriversi anche all’Albo LIA?
Sì, deve iscriversi anche all’Albo LIA peri settori in cui svolge le opere artigianali.
L’installazione di impianti antifurto fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
No
La realizzazione di impianti antincendio fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
Sì, se si intende la posa di sprinkler (getti d’acqua/fluidi antincendio), fa parte del settore della tecnica della costruzione.
L’installazione di ascensori fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
No
L’installazione di impianti di aspirazione industriale fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
Sì, fa parte del settore della tecnica della costruzione.
L’automazione di cancelli o porte basculanti fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
No, per la sola automazione. Sì se viene effettuata anche la posa di cancelli o porte basculanti in metallo, fa parte del settore delle metalcostruzioni.
Se l’impresa cambia ragione sociale (cambiamento della forma giuridica) deve fare una nuova iscrizione all’Albo?
Se la nuova impresa riprende attivi e passivi della precedente, lo scopo sociale rimane sostanzialmente invariato, se le persone di riferimento non cambiano, non sarà necessario chiedere una nuova iscrizione all’Albo LIA, bensì solo notificare tale cambiamento.
La costruzione di case prefabbricate in legno fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
Sì, nella categoria costruzioni in legno/carpentiere-copritetto.
Le fondamenta per le case prefabbricate in legno fanno parte di uno dei settori assoggettati alla LIA?
No, questo fa parte dell’edilizia principale.
I lavori da elettricista fanno parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
No
Una ditta che si occupa di vendita e montaggio mobili fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA? La lucidatura di mobili?
Sì, per la parte montaggio e lucidatura, in quanto sottoposta a CCL del ramo falegnameria. La sola vendita per contro no.
L’installazione di tende da sole fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
Sì, nella categoria costruzioni metalliche/protezioni solari.
L’installazione di tende per interni fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
No
Un negozio che vende del materiale, ad esempio pavimenti, offre anche il servizio di posta degli stessi. Per il servizio di posa, fa parte dei uno dei settori assoggettati alla LIA?
Sì, nel settore posa pavimenti.
La posa di porte interne fa parte di uno dei settori toccati dalla LIA?
Sì. Per la categoria vale l’uso del materiale preponderante, ossia ad esempio opere da falegname se in legno.