La XVIII edizione di Agrinatura organizzata da Lariofiere anche quest’anno ha voluto valorizzare il territorio e le sue eccellenze naturalistiche ed enogastronomiche, focalizzando l’attenzione sul connubio tra tradizione e innovazione. La mostra, che ha avuto luogo a Erba dal 28 aprile all’1 maggio, ha sottolineato e fatto emergere le potenzialità di business legate alla promozione turistica territoriale con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Questi intenti, tradizionalmente patrimonio di Agrinatura, si sposano naturalmente con la proposta del ministero dei beni culturali e di quello dell’agricoltura “2018 – Anno del Cibo Italiano”. Nell’ambito di questo progetto, attraverso le attività legate al laboratorio “Tavola delle Convivialità: Ti assaggio, Ti scopro, Ti conosco” il visitatore è stato guidato alla scoperta di piatti e tradizioni italiane associandoli alla loro esatta collocazione geografica. Presente a questa edizione presso lo stand di Parco Valle Lambro anche la mostra “Sulle orme degli artisti” per far conoscere i panorami incantevoli delle terre brianzole tramite gli scritti e le pennellate di importanti artisti come Giuseppe Parini, Stendhal, Andrea Appiani e Giuseppe Segantini.
L’importanza delle api
Per quanto riguarda l’innovazione in campo agricolo sono state organizzate interessanti conferenze che hanno illustrato alcuni aspetti dell’evoluzione del settore come “L’agricoltura del futuro: gli scenari per le piccole e medie imprese agricole” e “Nanotecnologie per un futuro sostenibile. L’impatto di nanofertilizzanti in agricoltura”. Di taglio più specifico e di alta rilevanza per il territorio, l’appuntamento con il progetto Ape Ambiente Agricoltura (dedicato alla memoria di Massimo Spreafico) e sviluppato da Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria, Dipartimento DeFens; Associazione Produttori Apistici Como e Lecco; Consorzio Agrario Lombardo con la conferenza “Canapa: una nuova frontiera. Aspetti tecnici, fiscali e legali della coltivazione della canapa” organizzata da Coldiretti.
A proposito del progetto Ape Ambiente Agricoltura, nato in seguito alla constatazione che nello scorso decennio le api hanno subito numerose morie e problemi, i professori Mario Colombo e Daniela Lupi hanno sottolineato come la crisi delle api abbia diverse concause. Una delle principali è il decadimento della qualità dell’ambiente agricolo che è diventato sempre più orientato alle monoculture sovente di piante non utili al sostentamento delle api. Le api denutrite sono molto più soggette a malattie, così come parassiti e predatori possono facilmente colpirle. Per nutrire le api nella tarda estate è stata introdotta un’erbacea che fiorisce sul finire della stagione e che copre il fine-ciclo dei cereali invernali. Si tratta della Facelia, pianta originaria del Medio Oriente e diffusa anche in Asia, un’erba che andrebbe seminata a maggio in modo che per la fine dell’estate possa essere nel pieno della fioritura fornendo abbondante nutrimento alle api che possono così arrivare all’inverno con una generazione nel pieno delle forze.
Rapporti diretti
L’equilibrio tra ambiente e attività antropiche non è stato l’unico fil rouge della manifestazione durante la quale sono stati approfonditi i temi del benessere e della salute, grazie alla presenza di espositori attivi nell’ambito della cosmesi naturale. Di particolare interesse anche le conferenze che hanno illustrato una delle ultime frontiere della medicina: La funzione e il rapporto dei batteri probiotici e prebiotici.
Il fulcro della manifestazione, però, è sempre il rapporto tra espositori e visitatori. Presso i tre padiglioni che occupavano una superficie di 12 mila metri quadrati, infatti, i visitatori hanno interagito e si sono confrontati con i 200 espositori su ogni tematica. Un’attenzione particolare è stata riservata anche ai giovani grazie alla presenza di numerosi stand di birrifici artigianali con produzioni uniche e di elevata qualità. I bambini invece, come di consueto, hanno potuto entrare in un mondo fiabesco: infatti hanno avuto l’occasione di toccare e vedere dal vivo diversi animali che, per loro, sono ormai solo personaggi di fiabe e documentari.
Personaggi famosi
Durante la XVIII edizione di Agrinatura è stato presente anche Riccardo Ciappesoni. Noto al pubblico televisivo per aver partecipato a “Il contadino cerca moglie”, a “Uomini e Donne” come tronista e a “Temptation Island”, Ciappesoni non era un ospite, bensì un “lavoratore” presso lo stand dell’azienda di famiglia. La sua è una famiglia contadina da generazioni che ha due fattorie una a Crebbio e una a Bulciago. Attualmente ha circa 300 vacche, perlopiù di razza bruna, una razza il cui latte è particolarmente indicato per la produzione dei formaggi. La maggior parte del latte viene venduto alla cooperativa Sant’Angiolina che ha premiato Gianni Cugnaschi, allevatore erbese, per la qualità del latte. La cooperativa Sant’Angiolina, primo acquirente che consente di impiegare il latte delle nostre province per produrre grana padano, è anche il primo acquirente di latte lombardo per volume trattato ed è composta da 360 soci disseminati su tutto il territorio regionale. La cooperativa ha un centro di vendita del latte e gestisce tre caseifici: a Ballabio (Lecco), a Pandino (Cremona) e uno a Volta Mantovana (Mantova), sede, quest’ultima, della produzione di grana padano.
Il latte è controllato e valutato settimanalmente presso i laboratori accreditati da Regione Lombardia. In questi controlli si valutano la salubrità del latte e i parametri di qualità produttiva. Nel dettaglio il latte di Gianni Cugnaschi presenta un alto indice di salubrità certificato dai bassi valori di cellule somatiche e carica batterica presenti e un elevato indice di capacità produttiva poiché contiene grandi quantità di grasso, caseina e lattosio che sono tutte componenti indispensabili nella produzione di formaggio.