l documento noto come Editto di Milano è,una circolare (mandatum) in forma epistolare, inviata ai governatori delle provincie orientali dell’impero romano. Negli ultimi mesi del 312, secondo studi più recenti,o all’inizio del 313 secondo le tesi tradizionali. Costantino si incontrò a Milano con Licinio per concordare, tra l’altro, una comune politica nei confronti dei cristiani. Questi, dopo aver ottenuto nel 311, con l’editto di Galerio, il permesso di praticare il loro culto e di tenere le loro riunioni, purché fossero rimasti nell’ambito delle leggi romane, erano stati sottoposti a nuove persecuzioni da parte di Massimo Daia, Augusto d’Oriente. Costantino e Licinio, stabilirono di comune accordo,( si è anzi sostenuto da parte di qualche studioso che sia stato Licinio il promotore della disposizione), non soltanto di concedere ai cristiani, come del resto ad altre confessioni religiose, la piena libertà di culto, ma di ordinare la restituzione ai cristiani dei beni che erano stati loro confiscati durante le persecuzioni.
Qualche studioso ha posto dubbi sull’autenticità del documento, come da più parti osservato, l’assenza di particolari disposizioni a favore della Chiesa, esclude ogni possibile falsificazione cristiana. Il concetto centrale, infatti, è quello dello Stato neutrale difronte ai problemi religiosi. Il testo del documento ci è giunto in greco attraverso Eusebio di Cesarea (Storia Ecclesiastica) e in latino attraverso Lattanzio (De mortibus persecutorum)
“………..perciò abbiamo risolto di accordare ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede , affinchè la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità……….è necessario dunque che Ella ( il Magistrato cui la lettera era rivolta) sappia come noi vogliamo sia soppresse le restrizioni che nelle lettere giunte a codesto ufficio, a proposito dei cristiani,erano contenute , tutte poco favorevoli ed aliene alla nostra clemenza: e sappia altresì come noi abbiamo deliberato che tutti coloro i quali osservano la religione cristiana, possono innanzi farlo con tutta libertà senza esserei n alcuna maniera molestati………….”